SEMPRE DI ATTUALITA'

Perché incavolarsi quando una delle regioni italiane se la prende con il governo centrale?

Ricordo che quando mio padre, colonnello in pensione,  lesse sui giornali dell'epoca il testo della costituzione dello stato italiano reagì dicendo: 

"Mi son fatto due guerre in nome dello Stato Italiano...e ora me lo distruggono spezzettandolo!"

E sì! Aveva ragione.

Un contentino d'arruffianamento a Est. Certo. 

Gli americani dovevano tener buono il - a quel tempo filorusso - maresciallo Tito. Brutto, cattivo, ignobile anticattolico, amico di Stalin e Co., pericolo incombente sulla struttura europea uscita dal trattato di Yalta.

E perché, con l'occasione, non sistemare quella situazione sempre ballerina dell'Alto Adige (che tanto italiano non s'è mai sentito) associandolo con il Trentino?

E, naturalmente, con l'occasione, sistemare anche quel confine ben indefinito con la Francia, creando la Valdaosta, con o senza apostrofo!

Ma allora mi devono dire che cavolo c'entra la Sardegna! Lo statuto speciale l'avevano giustificato con il fatto che il territorio era poverissimo e la popolazione poteva sopravvivere solo grazie a regole e finanziamenti speciali. Certo! Risultati son venuti fuori. Raffinerie di petrolio e industrie. Turismo Aga Khan per ultraricchi. Installazioni militari strategiche. Ma è possibile che (ancora qualche anno fà e forse ancora oggi, non sono 100% certo) a distanza di più di 70 anni, i residenti in Sardegna, siano essi sardi o d'importazione, godano di facilitazioni varie, per esempio sui trasporti verso il continente?

E non parliamo della Sicilia. 

Grazie all'indipendentista Finocchiaro Aprile e grazie alle cosiddette lotte contadine condite con bandito Giuliano e mafiosi vari, i siciliani si sono guadagnati addirittura un governo quasi indipendente. Dico quasi perché molti finanziamenti arrivano, ovviamente, dal continente.

E, se il vecchio genitore vivesse ancora, scommetto che sarebbe sempre pronto a rinnovare il suo giuramento di fedeltà a un Re delle tante regioni.

Penso: per Lui è una fortuna non esserci!