why should I lie?

why should I lie?

Sunday, February 11, 2018


Quando la storia è vera e non fabbricata


Aspetto il mio turno all'ufficio postale di Piazza Dante a Roma. Ho il numero 174 e stanno chiamando il numero 108. Un rapido calcolo mentale: ancora più di mezz'ora. Mi siedo.

Vicino a me un signore. Non so con precisione che numero abbia, ma anche lui, pare, dovrà attendere un bel po'.
Ci scambiamo qualche commento sull'organizzazione dell'ufficio dove vengono serviti clienti di varia nazionalità. Siamo infatti in un quartiere multietnico. Almeno uno degli impiegati parla anche Arabo, due impiegate sono e parlano Cinese, e, se non bastasse, parlano anche Inglese e Francese.
Commentando questa organizzazione il signore, con il quale sto conversando, mi fa: "Manca solo l'ebraico. Molti negozianti del quartiere sono ebrei! Io stesso lo sono."
"Ah sì? Il mio compagno di banco alle medie era ebreo. Siamo stati insieme nello stesso banco per tutti i tre anni delle medie. Ricordo che il primo anno avevamo un sacerdote, ovviamente cattolico, come professore di religione. Un omone alto e grosso che imponeva soggezione."
"Ovviamente al mio amico Lionello interessava molto poco quello che diceva padre XXX (chi si ricorda?). Veramente anche il mio interesse era molto limitato, per non dire nullo. Quindi, mentre padre XXX parlava, noi giocavamo a filetto sotto banco."
"Ma un giorno padre XXX se ne accorse e, rivolgendosi a Lionello alzò il suo vocione e sparò: "Tu, figlio di fascista a testa a terra e piedi in aria, alzati e vai all'angolo!"
Lionello, che aveva visto i suoi zii scomparire sui camion tedeschi dopo il rastrellamento del ghetto di Roma, rastrellamento eseguito congiuntamente da tedeschi e fascisti, scoppiò in un pianto dirotto e scappò fuori dell'aula. 
Eravamo nel dicembre del '44. Roma era americana da qualche mese e sulla sorte degli ebrei in Germania cominciavano ad arrivare le prime "vere" informazioni.

"Vuol sapere una cosa? Io ho sposato la sorella di quel Lionello. Lui poverino è morto da qualche anno. Permette che mi presenti? Mi chiamo C. P. Sono un po' più giovane e non ho vissuto quegli avvenimenti, ma condivido in pieno la reazione di Lionello."
Questo è un mini-esempio di storia vera...non premasticata da specialisti storiografi!





No comments: