why should I lie?

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Friday, December 09, 2011

Il tutto è cominciato con MEC ed EFTA 


Si noterà che la prima imbecillità caratteristica dell'EFTA è stata manifestata da Paesi affetti da protagonismo cronico (la Corona Britannica), da independentismo spinto (monarchie scandinave), da dittatura assimilabile a monarchia (Portogallo), dal morbo di Batto l'accumulatore (Svizzera) 
Alle dichiarazioni d'amore dei Paesi del MEC la reazione fu: "Questi sono matti! Se ci associamo a loro, la nostra regina, anzi la nostra amata Sovrana, finirà presto in soffitta!" E tutti i sudditi di Sua Maestà Britannica sposarono questa linea difensiva.
"E' vero, è vero" gridarono Svedesi, Danesi e Norvegesi. "Und  nostro argent?" fecero eco gli Svizzeri.
Fu così che lo Spirito Europeo abortì sul nascere.
Ricordiamoci che nel 1957, data della creazione del MEC, la Germania era ancora impegnata nel rimpiazzare le classiche pezze al culo con un abbigliamento più decente. Onestamente dobbiamo dire che questo era vero anche per noi; forse un po' meno per la Francia, che a quel tempo comprendeva anche l'Algeria, paese  manifestamente affetto da pesante intossicazione originata da petrolio e  gas.
Superata la diffidenza iniziale, i 6 europeisti 6, memori del fatto di esser  partiti con il piede giusto nel caso della CECA - non dimentichiamo infatti che in quel periodo, sia gli stati vincenti che quelli perdenti, avevano fame di tondino e di binari -  decisero  di procedere con il MEC. In fondo, il tondino d'acciaio, prodotto in enormi quantità dalle industrie della Ruhr, aveva già legato in modo indissolubile i due vecchi nemici storici.
Per quanto riguarda gli altri membri del MEC, la cooperazione certamente funzionava. Infatti il Belgio  forniva gran parte del carbone. Questo veniva  cavato da orde d'italiani affamati. Il Lussemburgo gestiva bene i capitali e l'Olanda poteva fregiarsi di tre delle industrie più forti al mondo: Shell, Unilever e Philips.
Ma i monarchici e collegati come se la cavavano?
Nel 1960 firmarono a Stoccolma un patto che diede vita all'EFTA (European Free Trade Association). Inizialmente avevano aderito come soci fondatori la Gran Bretagna, la Svezia, la Danimarca, la Norvegia, l'Austria, il Portogallo, la Svizzera. Si aggiunsero poi Finlandia, Islanda e Liechtenstein. 
Nel frattempo il MEC cresceva. Altri Paesi entravano nella Comunità; tra questi alcuni dei membri dell'EFTA. Si introducevano però alcuni distinguo, distinguo che hanno portato all'impossibilità assoluta di creare uno stato che si chiamasse Europa. Venivano creati Mastricht, Schengen, Lisbona e tante altre diavolerie. Così facendo, ci siamo contentati dell'Unione Europea.
Le monarchie?...sempre intoccabili. 
La Francia nel frattempo s'è trovata di fronte una Germania sempre più forte e, infine, riunificata. L'UK, oltre a Sua Maestà, s'è ritrovata con tante piacevoli palle al piede, residuati o continuazione del Commonwealth. Alcuni Paesi nuovi arrivati si sono accordati su divisioni, confini e alleanze: i Cechi separati dagli Slovacchi, i Croati dagli Sloveni. Questi ultimi amano l'eredità di Franz Joseph più del collante provvisorio introdotto da Tito. I Greci  vivono con il terrore che prima o poi entrino i Turchi. Le Repubbliche Baltiche che, pur incorporate nell'URSS, hanno mantenuto ognuna la propria personalità e indipendenza. 
Aggiungi una sede a Bruxelles, un parlamento a Strasburgo, la capitale finanziaria a Lussemburgo, quella bancaria a Francoforte e quella dei tortellini a Parma. Aggiungi una NATO, che la Turchia ce l'ha già dentro insieme a un paio di membri di secondaria importanza quali USA e Canada. Ma non avevano chiuso i casini tanti anni or sono?
Non basta però. Uno "stato non stato", costituito da una fetta sola dell'Unione Europea, si monta la testa e si mette a batter moneta. Tutti entusiasti coloro che aderiscono all'Euro, solo che il petrolio continuiamo a pagarlo in dollari. In molti paesi l'Euro è guardato con sospetto. Il suo cambio con il dollaro è soggetto ad escursioni, talora artificiose. Se paghi un conto in un paese EU non eurizzato, ti vedi applicare una tassa sul cambio.
Ma come cavolo viene in mente di creare la valuta prima di creare il Paese, o Nazione che dir si voglia, di cui la valuta in questione deve rappresentare la bandiera? Abbiamo un Prodi, un Draghi, un Monti, un solone qualsiasi, capace di chiarire una cazzata del genere?
Si potrebbe continuare con tanti altri aspetti della disUnione Europea. Esempio: un giorno l'annuncio: "noi, ovvero Francia e UK, andiamo a fare il sederino a pois a Gheddafi and Co". 
L'ONU, più rincoglionita dell'Europa disunita, autorizza una "no fly zone", a condizione che sia la NATO e non solo Francia e UK. E la NATO alla Germania che nicchia: 
"Vieni anche tu?" Risposta: "No! Io no!"
"Vieni anche tu?" Risposta: "No! Io no!"
"E perché?"
"Perché no!"
Nel frattempo entrano in scena i qatarini. Il famoso "patto di Ferro NATO-QATAR"
(qualcuno l'avrà pure firmato, no?) funziona! Oh se funziona!
E le pattuglie che, invece di "no fly". applicano il principio di "no walk"? Francesi e inglesi? Certo! Gli altri? Chi sa.
Viva l'Europa Unita! 









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