why should I lie?

why should I lie?

Sunday, May 28, 2006


POSTE ITALIANE

Non so come funzionino i servizi bancari delle Poste Italiane. Non li uso, vuoi perché sono gestiti da una banca a me un pò antipatica, la Deutsche Bank, ben nota fin dai tempi di baffetto, (qualcuno dirà: esistono banche simpatiche? Specialmente dopo la trasmissione televisiva della Gabanelli che ha messo in luce solo una piccolissima parte del marcio).
Le poste, per vocazione, dovrebbero raccogliere lettere cartoline pacchi e pacchetti, dovrebbero trasportarli a destinazione e distribuirli ai destinatari.
Ora c'è la categoria "posta prioritaria". Ottimo, diremo noi. Riceveremo in 24 ore la nostra corrispondenza. Sì è vero. Forse le ore possono diventare 48; ma tutto funziona.
Ma la mia lettera o cartolina non prioritaria? Scomparse nel nulla. Il mio estratto conto della carta di credito? Scomparso anche lui. Conti vari, CUD ed altre amenità già al macero? Non dite che non è vero. Vi hanno preso con le mani nel sacco più volte: in particolare al centro di smistamento romano di Fiumicino.
Vogliamo far diventare celebre Sacrofano paesino etrusco-medievale CAP 00060, provincia di Roma? Siamo a 23 km dal Campidoglio. Credo che batta ogni record in quanto a disservizio postale.
E' vero che lì siamo partiti dalla preistoria. Non molti anni fa, non esistendo il telegrafo, un telegramma accettato alla posta veniva affidato all'autista della "corriera" che lo consegnava all'ufficio postale di Piazzale Flaminio (in prossimità della Roma Nord; no non c'erano gli anelli a muro per legare il cavallo) per trasformarsi finalmente in un vero telegramma. Quando? Ancora verso la fine degli anni '80. Anche anni '90?


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