why should I lie?

why should I lie?

Sunday, November 07, 2004

  • Alla FACCIA
    della CHIAREZZA



    Il caso Buttiglione ci ha aiutato a capire quanto l’ignoranza sia diffusa ai livelli più alti della nostra struttura. Sarò buono di cuore: voglio immaginare che almeno parte di quest’ignoranza possa essere ribattezzata con il nome d’ipocrisia. Mi spiego.
    Parlare di cristianesimo, confondendolo però con il cattolicesimo, è la prima violenza esercitata da un articolista, da un opinionista, dallo stesso Buttiglione. Qualora detta confusione sia creata ad arte, se ne vergognino tutti coloro che applicano questo trucco per deviare l’attenzione da altri aspetti del problema.
    Il principio in base al quale l’Europa debba essere costituzionalmente laica, diciamo alla francese, mi sembra giusto e acquisito. Il principio è giusto perché costituire un’Europa mescolando insieme un numero di credi che comincia ad avvicinarsi a quello delle religioni negli USA, adottandone i principi nella struttura politica, sarebbe pura follia. L’eliminazione degli aspetti religiosi nella costruzione dell’Europa deve anche salvaguardare questo nuovo stato contro la crescente aggressività islamica negandogli, così come a tutte le altre religioni, il diritto d’imporre l’adozione di regole proprie d’un credo nella gestione amministrativa e politica della cosa pubblica. Tutte le religioni siano accettate, tranne che nella struttura dello stato. Secondo me questo è un principio fondamentale (non esplicitato però nel progetto di Costituzione firmato recentemente a Roma)..
    In base al principio generale di separazione credo-stato è opportuno che sia così.
    Tutti sappiamo che alcuni aspetti del laicismo, o meglio della laicità, sono più presenti in paesi dove predominano credi cristiani non cattolici. La Francia, in maggioranza cattolica fa giustamente eccezione in quanto patria della Rivoluzione. E’ anche evidente che alcune delle forme più retrive del cattolicesimo sono più presenti in alcune aree dell’Europa, piuttosto che in altre. Il cattolicesimo, infatti, può spaziare dall’intolleranza religiosa di papi stile Pio XII fino alla mano tesa ai luterani da parte di Giovanni XXIII. Si ricordi che papa Giovanni inviò il suo messo, cardinale Bea, ad esplorare possibilità di collaborazione, mirate forse ad una riunificazione, in paesi fondamentalmente anticattolici come Danimarca e Norvegia. Per consentire l’ingresso del cardinal Bea in Norvegia fu necessario addirittura che il parlamento di Oslo votasse una dispensa speciale, in quanto l’ordinamento giuridico norvegese proibisce (o proibiva?) l’ingresso nel paese ai gesuiti.
    Non parliamo degli anglicani che fanno storia a sé. Gli scontri di tradizioni e civiltà nell’Irlanda del nord costituiscono un monitoraggio delle diversità d’idee e opinioni. E gli ortodossi? Vogliamo dimenticarli? Già sono presenti con la Grecia e Cipro. Arriveranno in seguito Bulgari etc.
    In questa situazione si capisce come l’ingenuo (?) Buttiglione sia agevolmente riuscito a farsi incastrare.
    Gli schieramenti contro erano probabilmente I seguenti:
    Ø Radicali, degni d’ogni rispetto per la loro coerenza;
    Ø Laicisti di qualsiasi estrazione;
    Ø Centro-sinistrorsi, cattolici di sinistra inclusi, che l’aspettavano al passo per sfruttare le gaffe esclusivamente a fini politici;
    Ø Luterani, stanchi di interferenze religiose, cui sono adusi solamente in qualche remoto villaggio scandinavo;
    Ø Ortodossi, che si sentono un po’ emarginati;
    Ø Cattolici intelligenti;
    Ø Gruppi, non necessariamente radicali, schierati contro la famosa legge su procreazione assistita, embrioni etc.;
    Ø Organizzazioni omosessuali;
    Ø Verdi. Questi s’infilano dappertutto solo per fare casino;
    Ø Veterocomunisti, solo per tigna direi, poiché sono forse quelli più vicini ad un credo.

    Quali possibilità aveva un cattolico osservante come Bottiglione di venir fuori onorevolmente da un tale groviglio d’interessi e d’ideologie?
    Vogliamo dire zero?

    Franco

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