Come proteggere un sistema economindustriale
ai miei tempi!!!
...non parlo di vera preistoria: erano solo gli anni '70.
...la forza di un sistema produttivo era basata sullo statalismo di minoranza, ovvero: la famosa catena di Sant'Antonio.
Come funzionava?..o, forse funziona ancora così?
Tu, Stato, crei una società per azioni e metti le azioni sul mercato mantenendo però, direttamente o tramite altre partecipate, la quota di controllo.
A sua volta la società, appena creata dallo Stato, parteciperà alla creazione o all'aumento di capitale di altre società. Lo stato diventa quindi proprietario d'una quota delle azioni di queste società, siano esse nuove o revamped.
Il risultato?
Se qualcosa si muove sul mercato, un anello della catena ne risentirà e invierà un messaggio, positivo o negativo che sia, a tutti gli altri anelli della catena; catena che, ovviamente, così come concepita, si lecca la coda.
Lo Stato, pur non controllando direttamente la società "in fibrillazione", potrà intervenire in senso positivo o negativo che sia, tramite le varie società che ne detengono azioni - diciamo per interposto(i) agente(i) - e indirizzare modifiche e cambiamenti nel senso più gradito al governante o ai governanti del momento.
Questo sistema permette così di proteggere la struttura industriale e commerciale del Paese da interventi indesiderati - o non completamente graditi - di investitori stranieri, sopratutto quando i possibili cambiamenti mirano ad ammainare una bandiera.
Alcuni Paesi sono più attenti di altri quando si tratta di evitare l'ingresso di soci stranieri anche se questi mostrano di avere tutti i requisiti necessari per una corretta partecipazione alle attività produttive e commerciali dell'impresa in questione.
L'orgoglio nazionale porta anche a questo.
L'orgoglio nazionale porta anche a questo.
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