Imbecillità criminale:
- quelli che in autostrada si fermano sull'altra corsia per godere nei minimi dettagli dell'incidente appena avvenuto.
- quelli che hanno fatto la fila per assistere al processo Cogne e che hanno deciso in pectore innocentismo o colpevolismo a seconda del colore dei pantaloni o della camicetta indossati dalla Franzoni.
- quelli che ascoltando le notizie su Rignano Flaminio si augurano che il caso non si sgonfi per potersi sentire paladini dei diritti dei bambini e condannare tutte e tutti.
- quelli che dichiarano che Vallettopoli e i ricatti veri o presunti del fotografo siano una cosa tremenda e dimenticano (volutamente?) Cragnotti, Callisto Tanzi, Conforte, Fiorani, etc.etc.
- quelli che s'incavolano perché gli tolgono i punti della patente dopo essere stati bloccati telefonino all'orecchio.
- quelli che...
why should I lie?
Friday, April 27, 2007
Saturday, April 14, 2007
Viva l'Italia unita!
L'Italia è composta da 20 regioni. Di queste 20 regioni le seguenti sono, per una ragione o per l'altra, a Statuto Speciale: Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Val d'Aosta, Sardegna, Sicilia.
Forse ne ho dimenticata qualcuna? Non so. Rappresentano comunque un buon quarto delle regioni italiane.
Ma vediamo cosa significa "Statuto Speciale" e perché è stato creato.
Prima di tutto troviamo che non esiste uno "statuto speciale" bensì cinque diversi "statuti speciali"!
E' facile capire con che scopo sono stati creati e applicati. Molto più difficile è capire perché ancora siano in vigore.
Si capisce perché molti comuni veneti al confine con il Trentino-Alto Adige chiedono di cambiare regione!
Perché statuto speciale? Beh! La risposta è anche troppo ovvia, dato che il confine da quelle parti era stato modificato solo nel 1918.
Già però nell'edizione del 1946 si sorvolava sui contributi statali alla regione. Ora, nell'articolo 35 si fa riferimento all'adeguamento delle somme che il governo italiano già versava secondo gli accordi pre-esistenti.
Statuto speciale? Perché?
Separatismo, Giuliano, mafia etc. Non bastano a spiegare?
Anche qui dobbiamo rifarci a ragioni storiche ancora più complesse di quelle del trentino Alto Adige. In alcune località della regione è ancora festa grande il compleanno di Francesco Giuseppe. La Slovenia confinante , ancor più quando si chiamava Yugoslavia, ci teneva a mantenere una presenza qualificata. Il soldo ha certamente aiutato.
Inutile chiedersi la necessità d'uno statuto speciale quando sull'altro versante della montagna c'è il francese vincitore.
La Sardegna non ho capito troppo il perché. Forse lì c'era veramente bisogno, almeno nell'immediato dopoguerra. C'è stato però tutto un movimento di capitali (raffinerie, petrolchimici, Aga Kahn con Costa Smeralda, cementificazioni selvagge) che forse ha tratto più benefici di qualsiasi ex pastore o ex minatore.
Dimenticavo Campione d'Italia e Livigno. Ma questi sono casi assolutamente fuori del comprensibile e ragionevole. Vogliamo aggiungere leggi speciali per Roma capitale?
Comunque un plauso va a val d'Aosta e Sicilia. Per una ragione o per l'altra sono riuscite a tenerci fuori dai loro affari interni (non dalle loro beghe con Corte Costituzionale ed altri organismi statali).
Concludendo: viva l'Italia unita, paese sede di privilegi vari.
Questo a prescindere dalle qualità e le doti delle amministrazioni che tali privilegi amministrano.
L'Italia è composta da 20 regioni. Di queste 20 regioni le seguenti sono, per una ragione o per l'altra, a Statuto Speciale: Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Val d'Aosta, Sardegna, Sicilia.
Forse ne ho dimenticata qualcuna? Non so. Rappresentano comunque un buon quarto delle regioni italiane.
Ma vediamo cosa significa "Statuto Speciale" e perché è stato creato.
Prima di tutto troviamo che non esiste uno "statuto speciale" bensì cinque diversi "statuti speciali"!
E' facile capire con che scopo sono stati creati e applicati. Molto più difficile è capire perché ancora siano in vigore.
- Trentino-Alto Adige
Si capisce perché molti comuni veneti al confine con il Trentino-Alto Adige chiedono di cambiare regione!
Perché statuto speciale? Beh! La risposta è anche troppo ovvia, dato che il confine da quelle parti era stato modificato solo nel 1918.
- Sicilia - Ultima revisione nel 2001
Già però nell'edizione del 1946 si sorvolava sui contributi statali alla regione. Ora, nell'articolo 35 si fa riferimento all'adeguamento delle somme che il governo italiano già versava secondo gli accordi pre-esistenti.
Statuto speciale? Perché?
Separatismo, Giuliano, mafia etc. Non bastano a spiegare?
- Friuli Venezia Giulia
Anche qui dobbiamo rifarci a ragioni storiche ancora più complesse di quelle del trentino Alto Adige. In alcune località della regione è ancora festa grande il compleanno di Francesco Giuseppe. La Slovenia confinante , ancor più quando si chiamava Yugoslavia, ci teneva a mantenere una presenza qualificata. Il soldo ha certamente aiutato.
- Val d'Aosta
Inutile chiedersi la necessità d'uno statuto speciale quando sull'altro versante della montagna c'è il francese vincitore.
- Sardegna
La Sardegna non ho capito troppo il perché. Forse lì c'era veramente bisogno, almeno nell'immediato dopoguerra. C'è stato però tutto un movimento di capitali (raffinerie, petrolchimici, Aga Kahn con Costa Smeralda, cementificazioni selvagge) che forse ha tratto più benefici di qualsiasi ex pastore o ex minatore.
Dimenticavo Campione d'Italia e Livigno. Ma questi sono casi assolutamente fuori del comprensibile e ragionevole. Vogliamo aggiungere leggi speciali per Roma capitale?
Comunque un plauso va a val d'Aosta e Sicilia. Per una ragione o per l'altra sono riuscite a tenerci fuori dai loro affari interni (non dalle loro beghe con Corte Costituzionale ed altri organismi statali).
Concludendo: viva l'Italia unita, paese sede di privilegi vari.
Questo a prescindere dalle qualità e le doti delle amministrazioni che tali privilegi amministrano.
Wednesday, April 11, 2007
Caro Presidente,
hai dichiarato che noi italiani non siamo presenti con i nostri militari per esportare democrazia. Mi sembra che questa sia una critica tutt'altro che velata rivolta ai nostri amici/alleati USA. Bravo! Dichiaralo ufficialmente quando incontri un segretario di stato o un ambasciatore! D'altra parte l'Italia forse non ha una democrazia da esportare. E questa è un'affermazione probabilmente corretta quando vediamo che il governo del nostro Paese è soggetto a un continuo ricatto comunista. Ma forse tu, Presidente, da bravo comunista convinto, non puoi riconoscere l'esistenza di questo ricatto. Quindi hai ragione: né vogliamo né possiamo esportare democrazia.
hai dichiarato che noi italiani non siamo presenti con i nostri militari per esportare democrazia. Mi sembra che questa sia una critica tutt'altro che velata rivolta ai nostri amici/alleati USA. Bravo! Dichiaralo ufficialmente quando incontri un segretario di stato o un ambasciatore! D'altra parte l'Italia forse non ha una democrazia da esportare. E questa è un'affermazione probabilmente corretta quando vediamo che il governo del nostro Paese è soggetto a un continuo ricatto comunista. Ma forse tu, Presidente, da bravo comunista convinto, non puoi riconoscere l'esistenza di questo ricatto. Quindi hai ragione: né vogliamo né possiamo esportare democrazia.
Sunday, April 08, 2007
Tuesday, April 03, 2007
Continua a piangere, coccodrillo!
Hai lasciato spolpare l'osso dai tuoi amichetti, che ci si sono fatti d'oro. Hai tenuto in mano da oltre vent'anni il controllo di una baracca fallimentare che, forse un giorno lontano, sarebbe anche stata considerata appetibile, oltre che volante.
Ma ora c'è il bieco capitalista che vuole vendere il controllo d'una delle imprese a quegli sporchi Americani (tutti amici di Bush! Delinquenti! Giocavano a rubamazzo da bambini!) Ma quello che più ti rode dillo a mammà: pur anco quei sottosviluppati di Messicani azzannano. E il crollo definitivo arriva quando senti il coro dei cosacchi che, invece di cantare "oci ciornie", come tutti ci aspetteremmo, canta "volare oh oh".
Come siamo ridotti! E non puoi neanche dire: tutta colpa di Berlusconi! Perché chi ha spolpato l'osso, lo ha ricevuto dalle tue mani, e chi non ha mai avuto il coraggio di toccare il feudo della Magliana, è stato in primis il centro sinistra. Sì. Quello dei vecchi tempi. Conserva il pacchetto di controllo! Che ti ritrovi ora? Un'altra Alfa da regalare?
Hai lasciato spolpare l'osso dai tuoi amichetti, che ci si sono fatti d'oro. Hai tenuto in mano da oltre vent'anni il controllo di una baracca fallimentare che, forse un giorno lontano, sarebbe anche stata considerata appetibile, oltre che volante.
Ma ora c'è il bieco capitalista che vuole vendere il controllo d'una delle imprese a quegli sporchi Americani (tutti amici di Bush! Delinquenti! Giocavano a rubamazzo da bambini!) Ma quello che più ti rode dillo a mammà: pur anco quei sottosviluppati di Messicani azzannano. E il crollo definitivo arriva quando senti il coro dei cosacchi che, invece di cantare "oci ciornie", come tutti ci aspetteremmo, canta "volare oh oh".
Come siamo ridotti! E non puoi neanche dire: tutta colpa di Berlusconi! Perché chi ha spolpato l'osso, lo ha ricevuto dalle tue mani, e chi non ha mai avuto il coraggio di toccare il feudo della Magliana, è stato in primis il centro sinistra. Sì. Quello dei vecchi tempi. Conserva il pacchetto di controllo! Che ti ritrovi ora? Un'altra Alfa da regalare?
Monday, April 02, 2007
Liberalizziamo?
corri, corri per approvare il decreto! Altrimenti decade! Fiducia, obviously!
Milano (30 marzo 2007) - I telefonini da supermercato stanno per diventare realtà. Come preannunciato la scorsa estate, Coop sta per fare il debutto nel business della telefonia mobile. È infatti arrivata nel pomeriggio di ieri la conferma ufficiale dell'accordo siglato tra il marchio della GDO con Telecom Italia.
L'offerta di Coop si chiamerà "CoopVoce". Lo ha riferito lo stesso gruppo, in una nota diffusa ieri, che prelude ad una presentazione ufficiale del servizio, che avrà luogo oggi durante una conferenza stampa organizzata all'uopo a Milano e a cui prenderanno parte il presidente di Coop Italia Vincenzo Tassinari, il presidente Ancc-Coop Aldo Soldi e l'amministratore delegato di Telecom Italia, Riccardo Ruggiero.
corri, corri per approvare il decreto! Altrimenti decade! Fiducia, obviously!
Milano (30 marzo 2007) - I telefonini da supermercato stanno per diventare realtà. Come preannunciato la scorsa estate, Coop sta per fare il debutto nel business della telefonia mobile. È infatti arrivata nel pomeriggio di ieri la conferma ufficiale dell'accordo siglato tra il marchio della GDO con Telecom Italia.
L'offerta di Coop si chiamerà "CoopVoce". Lo ha riferito lo stesso gruppo, in una nota diffusa ieri, che prelude ad una presentazione ufficiale del servizio, che avrà luogo oggi durante una conferenza stampa organizzata all'uopo a Milano e a cui prenderanno parte il presidente di Coop Italia Vincenzo Tassinari, il presidente Ancc-Coop Aldo Soldi e l'amministratore delegato di Telecom Italia, Riccardo Ruggiero.
E ce la siamo presa con i tassinari, a suo tempo!
Un filino di vergogna per l'ipocrisia d'un certo ministro promotore e d'un capo di governo agevolante?
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